IV DOMENICA DI PASQUA
In questo momento unico di Chiesa che stiamo vivendo come discepoli di Gesù, proviamo ad immaginare di scrivere una lettera al nuovo Papa Leone XIV: cosa potremmo chiedergli (non tanto a partire dalle nostre chiacchiere: ne abbiamo sentite già troppe in questi giorni, anche da parte di qualche cardinale, purtroppo) a partire dalla Parola di Dio che ci è stata regalata in questa domenica?
Caro Papa Leone XIV, aiutaci a sentire davvero concreta per noi questa frase di Gesù: “Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi”.

È la cosa di cui abbiamo più bisogno: quella, cioè, di percepire che Dio, in Gesù, non è restato indifferente alla nostra vita di uomini e donne e, ancora, continua con ciascuno di noi a non essere indifferente a ciò che capita ad ogni sua creatura; al contrario, lui se ne prende sempre cura, con amore, anche quando le cose non vanno come vorremmo noi. Caro Papa, ricordacelo e mettici sempre davanti agli occhi e nel nostro cuore quello che è l’amore grande di Dio per noi, perché spesso noi siamo smemorati e distratti e ce lo dimentichiamo o viviamo senza esserne troppo convinti e così, contando solo sulle nostre forze, combiniamo solo guai.
Caro Papa Leone XIV, aiutaci anche a riscoprire la voglia di costruire una comunità cristiana in cui le persone si stimino e si vogliano bene tra loro, perché hanno imparato da Dio ad amare e perché intuiscono che questa è la prima testimonianza di Vangelo che i discepoli di Gesù sono chiamati a dare dentro un mondo che sembra sempre più incapace di amore.
Aiutaci a farlo, mettendoci un po’ della passione di Paolo che dice: “Io sono pronto non soltanto a essere legato, ma anche a morire a Gerusalemme per il nome di Gesù”; aiutaci a farlo fino in fondo, sempre come dice Paolo, così da poter “distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo”.
Buona continuazione di una vera Pasqua di Gesù! don Alberto