SS. CORPO E SANGUE DI CRISTO e festa di San Luigi

Nel brano del libro della Genesi che la Chiesa ha scelto come prima lettura di quest’oggi, Melchisedek, re di Salem e sacerdote del Dio Altissimo, benedice Abram nel suo nome. Lette nel contesto della solennità del Corpo e Sangue di Cristo, queste parole ci ricordano che tra tutte le benedizioni che possiamo invocare da Dio, quella di avere il cuore pronto e di poterci nutrire del dono dell’Eucarestia è quella più grande di tutte perché ci permette di immergerci nel mistero salvifico della Pasqua di Gesù e ci riporta al suo gesto e alla sua volontà di farci entrare nella comunione più grande possibile con lui qui su questa terra: non priviamoci mai, dunque, della benedizione più grande di Dio, qualsiasi cosa ci stia capitando e stiamo vivendo nel nostro cammino qui su questa terra.

E il brano della prima lettera di Paolo ai Corinzi e quello del vangelo di Luca ci ricordano inoltre che il gesto e la volontà di Gesù, quando prende in mano questo pane e questo vino, è quella di non trattenerli per sé, ma di donarli e condividerli con tutti gli uomini, offrendo loro il suo corpo e il suo sangue. Per cui, questo suo gesto e volontà, dovrebbero aprirci a due atteggiamenti tra loro connessi:

– quello di non smettere mai di vivere l’Eucarestia, e di conseguenza la nostra vita, come rendimento di grazie, non cedendo alla tentazione della pretesa e della rivendicazione nei confronti del Signore: Dio, in Gesù, ci ha già dato tutto;

–  e poi, quando noi ci nutriamo dell’Eucarestia, occorre che ci sentiamo invitati a lasciarci attrarre dentro la stessa logica di dono, così come l’ha vissuta Gesù in ogni momento della sua vita.

Ci aiuti in questo anche l’esempio di vita di san Luigi Gonzaga, che ha sempre fatto dell’Eucarestia il centro della sua vita.  

Buona domenica! don Alberto