LA PAROLA PER LA SETTIMANA

La grande speranza della Pasqua di Gesù – il suo “passaggio” dalla morte alla vita piena della risurrezione che fonda la nostra fede – oggi, nella chiesa, ci è dato di contemplarla mentre chiediamo al Signore di condividerla con i nostri cari defunti e anche con tutti i defunti, compresi coloro di cui nessuno si ricorda.
Nella nostra preghiera, noi chiediamo che – come è stato per Gesù e grazie a lui – anche per ciascuno di loro, non sia la morte ad avere l’ultima parola, ma che possano invece vincere l’amore, la gioia e la vita piena con Dio e con chi là ci è già arrivato.
Lasciarci nutrire dall’abbondanza della parola di Dio che ci manifesta in modi diversi questa grande speranza (nei 3 schemi delle possibili celebrazioni di oggi e che invitiamo a riprendere durante la settimana) e la visita al cimitero (aiutando anche i più giovani a coglierne il senso e l’importanza), possiamo farle diventare occasioni per rafforzare la nostra fede nella Pasqua di Gesù e nelle nostre pasque insieme con lui, ricordandoci sempre dell’ammonimento di Paolo e cioè che se un cristiano non crede nella risurrezione dei morti, è “inutile” per se stesso e per il mondo: «Come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede […]. Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti» (1 Corinzi 15,12-14.20). Buona domenica! Don Alberto
